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Le incursioni barbariche nei territori dell'Impero Romano


Avvenimenti storici che causarono
la caduta dell'Impero Romano d'Occidente


Tra il IV e VI sec. a causa di fattori militari, economici e politici, nuove popolazioni si spostarono all'interno dell'Impero Romano. Ciò portò al disfacimento e alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente e alla formazione di nuovi regni. L'età tardo-antica fu caratterizzata dai conflitti tra: i Romani e le popolazioni barbariche stanziate oltre i confini dell'Impero. Il termine BARBARO aveva una connotazione negativa ed indicava tutte quelle popolazioni che seppur diverse tra loro, erano accomunate dal fatto di non essere romane. L'irruzione dei Barbari, nei territori dell'Impero, vennero interpretate in maniera diversa dagli studiosi: secondo gli storici francesi ed italiani essi causarono il regresso della civiltà; secondo gli storici tedeschi la migrazione di questi popoli, favorì lo sviluppo della storia europea.


Dal III sec. in poi, i rapporti tra i Barbari ed i Romani furono intensi e a partire dal III sec. molti Barbari, entrarono a far parte dell'esercito romano, raggiungendo importanti  cariche militari. Il loro rapporto, entrò in crisi nel IV sec., poiché i Barbari approfittarono dell' indebolimento politico ed economico dell' Impero Romano, e della vulnerabilità delle difese militari romane. I Barbari, oltrepassarono, infatti il confine dell'Impero Romano, per creare stanziamenti stabili; mentre i Barbari stanziati sul confine, erano spinti da popolazioni  orientali che si spostavano verso Occidente, a causa dell' irruzione degli UNNI. Gli spostamenti a catena causati dagli Unni, coinvolsero diverse popolazioni: tra queste i GOTI, che diedero vita a due raggruppamenti: i VISIGOTI (o Goti Occidentali) e gli OSTROGOTI (Goti Orientali).

I VISIGOTI autorizzati dall'Imperatore romano d'Oriente, Valente, oltrepassarono il confine ed il Danubio, e successivamente devastorono le regioni dei Balcani Meridionali. L'imperatore Valente, cercò di difendere il proprio regno, ma venne sconfitto ed ucciso nel 378 ad Adrianopoli. La sconfitta dell'Impero, indusse gli imperatori ad abbandonare la strategia militare, e adottarono una strategia basata su due sistemi. Gli imperatori romani decisero infatti, di fermarli utilizzando una politica basata: sull'HOSPITALIS e la FOEDERATIO.

1-) L'HOSPITALIS consisteva nella cessione di un terzo delle terre, o delle tasse di una determinata regione alle popolazioni barbariche, in cambio di fedeltà all' Impero e di appoggio militare all' impero, anche se rimanevano indipendenti.

2-) LA FOEDERATIO consisteva nell'alleanza in cambio di un compenso.

I VISIGOTI, nonostante si fossero dichiarati foederati dell' Impero d'Oriente, dopo Adrianopoli, sotto la guida di Alarico, si misero in marcia verso l'Italia. Essi saccheggiarono Roma nel 410. Alla morte di Alarico I, dopo diverse razzie in varie parti dell'Italia, essi si spostarono nella Gallia meridionale dove affrontarono i Franchi e gli Alemanni. Prima che Roma fosse saccheggiata, crollò la frontiera del Reno (406-407), la quale fu superata da diverse popolazioni dirette in Gallia (Vandali, Alani, Svevi, Burgundi). Questi popoli, si scontrarono contro i foederati  dell'Impero: Franchi e Alemanni, che avevano il compito di difendere il confine renano.

I BURGUNDI si stanziarono nella Gallia centro-meridionale.

Gli altri furono costretti dai foederati a stanziarsi in Spagna, dove dovettero affrontare i Visigoti, che a loro volta avevano lasciato la Gallia meridionale a causa della forte pressione franca.I Visigoti si stanziarono a Tolosa ed in gran parte della Spagna costringendo:

1-) Gli Svevi a ritirarsi nell'odierna Galizia, gli Alani a ritirarsi nell'odierno Portogallo, ed i Vandali a ritirarsi nell'Africa settentrionale. Nello stesso periodo la Britannia (parte settentrionale dell'Impero), venne attaccata dai Pitti, abbandonata dall'esercito romano, chiese aiuto alle popolazioni germaniche attraverso la foederatio, ma questa mossa si rivelò fatale, poiché molte tribù  (Juti e Anglosassoni) cercarono di creare insediamenti stabili a danno dei Britanni. Nel V sec ( 450) le regioni dell'Europa centrale subirono incursioni ad opera degli Unni guidati da Attila. Questi si fermarono prima di Roma convinti da Papa Leone I, che li fece ritornare indietro, probabilmente dietro la concessione di ingenti beni. Nel 476 Romolo Augusto, venne deposto e sostituito da Odoacre e gran parte dell'Impero d'Occidente, era nelle mani dei Barbari. Gli imperatori d'Oriente, cercarono di recuperare l'Italia, attraverso la foederatio, favorendo lo stanziamento di una popolazione alleata. Infatti l'imperatore Zenone, fece entrare in Italia gli Ostrogoti, guidati da Teodorico. Alla fine del V sec. nella parte occidentale dell'Impero, si formarono dei regni detti ROMANO-BARBARICI, nati cioè dalla fusione: della politica istituzionale romana e dell'organizzazione sociale barbara. In questi regni, i Barbari erano in minoranza, ed il problema della convivenza fu risolto, attraverso la giurisdizione e l'amministrazione precedente, integrata con quelle barbare. Gli stessi sovrani barbarici, preferivano utilizzare la codificazione scritta in lingua LATINA, dimostrando l'incontro culturale: tra Barbari e Romani. La gestione amministrativa, rimase nelle mani dei funzionari Romani, mentre l'ambito militare  e giuridico in mano ai funzionari Goti. Sia i Romani che i Barbari riconoscevano il potere regio sacrale. Il re aveva il potere di giudicare e punire, ed era una guida militare.  

2-) I FRANCHI (popolazione  di stirpe germanica) nel IV sec. erano stanziati sulle sponde del Meno e sulla parte settentrionale del Reno. Erano suddivisi in: SALII (stanziati lungo il basso Reno) e RIPARUI (stanziati lungo il corso del Reno). Nel 430 furono alleati dei Romani. Il loro re, fu Clodoveo, fondatore della stirpe merovingia. Clodoveo sconfisse i Visigoti ed i Burgundi, estendendo il proprio dominio su tutta la Gallia, conquistò il regno di Siagrio a Nord della Gallia, la Neustria e L'Austrasia. Clodoveo strinse rapporti con l'episcopato e con la Chiesa di Roma, e si fece battezzare da Remigio, arcivescovo di Reims, in modo tale che i Franchi, si potessero presentare come fedeli difensori della fede e della Chiesa e convertì il suo popolo al cristianesimo.

Nel 510 fece redigere la LEX SALICA, (con cui legittimava la sua posizione di sovrano) in base alla quale il suo regno, dopo la sua morte, veniva diviso tra i suoi figli. Nell' VII sec. il potere dei Merovingi entrò in crisi a causa dell' accresciuto potere dei maestri di palazzo.

Gli ANGLOSASSONI migrarono in Britannia orientale dando vita a diversi regni regionali, e costrinsero i Britanni a rifugiarsi nei territori più occidentali. L'invasione anglosassone, comportò la paganizzazione della Britannia, la quale era stata cristianizzata in età romana.

Nel VI sec. il monaco Agostino, avviò  una rievangelizzazione e fondò la sede vescovile di Canterbury.  

In Italia gli OSTROGOTI si erano trasferiti nel 489, e riuscirono a sconfiggere Odoacre guidati da Teodorico. Nel regno Ostrogoto l'amministrazione era affidata ai funzionari romani, invece l'ambito militare e giuridico era affidato ai funzionari goti. Il rapporto tra Romani e Ostrogoti entrò in crisi, negli ultimi anni del regno di Teodorico e si ruppe alla sua morte a causa della successione. Di ciò ne approfittò, Giustiniano che inviò le sue truppe in Italia e sconfisse gli Ostrogoti.

Il regno dei VISIGOTI si estendeva dalla Gallia meridionale a quasi tutta la Spagna. I Visigoti si integrarono con la tradizione gallo-romano e ispanica; essi mantennero il loro credo ariano  fino al VI sec. e ciò non ostacoló la convivenza con i Romani. Essi instaurarono una società  multietnica e religiosamente  tollerante, a differenza dei Vandali che perseguitavano i non ariani. Il loro regno venne abbattuto nel 711 a causa delle invasioni islamiche. Il regno dei Vandali comprendeva l'Africa settentrionale e le grandi isole. Attraverso persecuzioni contro i cristiani non ariani, questo regno romano-barbarici fu abbattuto dai Bizantini nel 533, che erano guidati da Belisario, generale di Giustiniano, poiché la popolazione non era favorevole al dominio vandalo. I Vandali guidati da Genserico, assediarono Palermo, nel 440. Ma a seguito della caduta dell'Impero Romano, la Sicilia passò sotto il regno degli Ostrogoti.

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