Il Giusnaturlismo
Riconosce i diritti naturali che sono ineliminabili e di cui lo Stato deve assolutamente tener conto per un rinnovamento: diritto alla vita, libertà, proprietà. Anche la religione è conforme alla natura ed è basata su tre principi fondamentali:
1- Monoteismo
2- Creazione del mondo da parte di Dio e di conseguenza
3- Inferiorità del creato rispetto al creatore
Alberigo Gentile da Fabriano ( 1552 )
Nella sua opera Il diritto della guerra nega la validità di qualsiasi guerra, tranne quella difensiva, basandosi sull’uguaglianza e la naturale propensione degli uomini all’amicizia. Sostiene che anche in guerra bisogna aver rispetto per le donne, i bambini, le città, la religione.
Johann Althusius ( 1557 )
Afferma il principio della sovranità popolare, che è inalienabile. Ma ammette anche un contratto che il popolo stipula con il principe, in quanto non può esercitare direttamente il proprio potere. Se il principe non bada agli interessi dello Stato, può essere sostituito.
Hugo Grozio ( 1588 )
Egli identifica ciò che è naturale con ciò che è razionale, cioè parte dal presupposto che la natura dell’uomo è la ragione. Anche egli ammette il contratto come Johann Althusius, ma sostiene che con il contratto la sovranità passa al principe che deve però rispettare alcune condizioni. Per la religione ammette la tolleranza giustificandola con la religione naturale fondata sulla ragione e su 4 principi:
1- Dio esiste ed è uno
2- Dio non si identifica con le cose visibili ma è superiore ad esse
3- Dio governa e giustifica tutte le cose umane
4- Dio è l’artefice di tutte le cose naturali
In Italia la tolleranza religiosa era stata già esaltata dal Rinascimento.