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Cesare: vita e formazione culturale

Breve riassunto della vita di Gaio Giulio Cesare

Gaio Giulio Cesare fu una delle figure più rappresentative di Roma antica, di origini nobili, grande forza d’animo, capacità oratoria e abilità politica. 
Cesare nacque a Roma nel 100 a.C. da una famiglia la gens iulia che poteva vantare antica nobiltà. Notizie della vita di Cesare si ricavano dalla sua stessa opera, da autori a lui contemporanei e da Svetonio e Plutarco. La madre Aurelia fu la prima ad impartirgli un’educazione raffinata, contemplata dal maestro Antonio Gnifone, che lo orientò verso l’indirizzo grammaticale analogistico degli alessandrini. Come ogni romano di rango, andò in Grecia a perfezionare gli studi di eloquenza e, a Rodi, frequentò la scuola di Apollonio Molone. Giovanissimo sposò dapprima prima Cossuzia, che ripudiò, e poco dopo Cornelia. Questo matrimonio, non ben visto da Silla, fu una delle ragioni per cui Cesare fu messo al bando dal dittatore, che vedeva in lui un futuro pericoloso avversario.

Dopo la morte di Cornelia, sposò Pompeia e più tardi la figlia di Calpurnio Pisone. In politica, dove fu prestigioso esponente del partito democratico, la sua carriera fu molto rapida: nel 67 a.c ottenne la questura in Spagna, nel 65 l’edilità curale, nel 63 fu pontefice massimo, nel 62 divenne pretore e nel 60 insieme con Pompeo e con Crasso stabilì l’accordo che chiamiamo primo triumvirato, e infine nel 59 divenne console e mirò alla conquista della Gallia. Quest’ultima impresa gli attirò l’odio di Pompeo, al punto che venne dichiarato nemico pubblico. Il senato, schieratosi a favore di Pompeo, proclamò lo stato di emergenza ed ebbe inizio la terribile guerra civile, conclusesi con le vittorie di Cesare in Tessaglia, in Africa e in Spagna. Cesare sarebbe rimasto arbitro incontrastato della vita politica di Roma e avrebbe portato a termine il progetto di riforma dello stato, se nelle Idi di marzo del 44 a.C. non fosse stato vittima di un gruppo di congiurati, capeggiati da Cassio, Bruto e Trebonio, che lo uccisero a colpi di pugnale.

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