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Catullo: l’uomo e l’intellettuale

Riassunto di letteratura latina sulla vita del celebre poeta romano Catullo celebre.

Catullo nacque a Verona intorno all’84 a.C. e morì giovane. Della sua breve vita abbiamo notizie dalle sue composizioni, ma si tratta di poche indicazioni. A Verona e Sirmione visse fino al 60-61 a.C. quando si trasferì a Roma. Nella città natale ricevette un’educazione raffinata. Il padre doveva essere un uomo facoltoso e influente, dal momento che ospitò in casa propria i proconsoli Metello Celere e Giulio Cesare.


Forse fu proprio in occasione del soggiorno di Metello in casa del padre che il poeta ne conobbe la moglie, Clodia, una donna destinata ad avere un grandissimo peso nella sua vita e nella sua esperienza poetica. Clodia era sorella di Publio Clodio Pulcro, il famoso nemico di Cicerone. Catullo dovette innamorarsene subito.


Trasferitosi a Roma anche per stare vicino alla donna di cui s’era innamorato, Catullo fu attratto dalla vita intellettuale e partecipò intensamente all’atmosfera mondana e salottiera. Il poeta s’impegnò in amicizie prestigiose, come quelle con Gaio Memmio e Cornelio Nepote. Poco dopo il suo arrivo nella capitale, iniziò a frequentare il gruppo dei neoteroi e divenne amico di Cinna, di Calvo e di altri giovani poeti.


Preferì invece non prendere parte alla vita politica, verso la quale assunse atteggiamenti di indifferenza e di polemica risentita. Di solito si dice che i neoteroi avversavano la politica e miravano ad un atteggiamento rivoluzionario: in realtà la loro non era una posizione programmatica, ma erano i loro stessi ideali che li mettevano in contrasto con la concezione tradizionale della vita e li rendevano disimpegnati dal negotium. Intorno al 60 a.C. Catullo perse un fratello e nel 56-57 a.C. seguì Gaio Memmio in Bitinia in qualità di pretore. Ma anche questa esperienza dovette scontentarlo e, nei carmi scritti in quel periodo, ne possiamo notare i segni.

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