Origini della letteratura latina

Riassunto sulle origini della letteratura latina e l'influenza del mondo greco. 

Prima del III secolo a.C. non ci sono note in Roma opere letterarie, cioè non destinate a fini pratici ma composte per la lettura e lo studio. Generalmente si colloca l’inizio della letteratura latina nell’anno 240 a.C., quando a Roma, in occasione della festività dei ludi Romani, si tenne la prima rappresentazione di un dramma di tipo greco, ad opera di Livio Andronico.
Si tratta dunque di un esordio piuttosto tardivo, che si verifica quando la società romana si è ormai definita nelle sue componenti peculiari. Superata la fase regia, Roma ha elaborato la sua costituzione repubblicana, è passata attraverso le lotte fra patrizi e plebei, ed ha raggiunto la forma tipica e matura della res pubblica.
Lo Stato romano è in un momento di potente espansione, dopo aver sottomesso l’Italia centrale e sconfitto Pirro, impone il suo dominio su tutta l’Italia meridionale e sulla Sicilia. In questi decenni dunque divennero sempre più strette ed intense le relazioni del mondo romano con l’ellenismo, di cui costituiva un’area assai fiorente la cosiddetta Magna Grecia. Proprio l’intensificarsi dei rapporti con la civiltà ellenistica determina il nascere della letteratura latina. Non a caso colui che viene considerato il suo iniziatore, Livio Andronico, proveniva da Taranto e apparteneva a quella civiltà. Del resto i rapporti fra Roma e il mondo greco non sono un fatto nuovo, perché contatti ed influssi si erano verificati fin dalle età più antiche.
Anche un’area culturalmente contigua al culto religioso, quella del mito, ci offre dati interessanti. La connessione della vicenda di Enea profugo da Troia con le leggende sulle origini di Roma, fa parte di un ciclo mitico, sfruttato dalla poesia greca, sull’emigrazione e sui viaggi verso Occidente dei guerrieri che avevano combattuto a Troia.