Lucrezio: l’uomo e l’autore 

Le notizie relative alla vita di Tito Lucrezio Caro sono riferite dalla cronaca di Girolamo e da Svetonio. Si tratta di pochi dati, l’anno di nascita, che Girolamo pone nel 94 a.c. e l’età della morte a 44 anni. Girolamo fornisce alcuni particolari sulla tormentata vita di Lucrezio, un filtro amoroso lo rese pazzo, e negli intervalli della follia, egli compose alcuni libri che successivamente furono corretti da Cicerone (De rerum natura). Girolamo infine precisa che Lucrezio si suicidò.

La vita di Lucrezio fu tutt’altro che serena e recenti studi hanno evidenziato il fatto che egli soffrisse di una grave crisi depressiva. Lo stesso suicidio, potrebbe spiegarsi con l’acutizzarsi della crisi, che indusse il poeta a non trovare altro sbocco che la morte.

Il poema lucreziano non contiene alcun riferimento alla vita del poeta e soltanto qualcuno alla condizione sociale e politica del tempo. Tuttavia, è errato ritenere Lucrezio un isolato, se si pensa che egli fu, uno dei più illustri divulgatori dell’epicureismo a Roma, e se si considera che il pensiero di Epicuro fu oggetto di studio in alcune scuole, soprattutto della Campania, con le quali il poeta fu sicuramente in contatto. Addirittura qualcuno sostiene che egli fosse originario di Napoli, da dove in seguito si sarebbe trasferito a Roma.

Sembra più probabile, invece, che egli rimase estraneo alla vita politica, anche perché quest’atteggiamento trova riscontro nella dottrina epicurea. Infatti analizzando le sue opere, sembra che Lucrezio fosse più preoccupato per le sorti di tutta l’umanità, in ogni tempo e luogo, anziché per quelle dei suoi concittadini e contemporanei.