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I giardini pensili di Babilonia - Ornatus

Versione latino tradotta di Curzio Rufo
 


Super arcem, vulgatum Graecorum fabulis miraculum, pensiles horti sunt....

Traduzione

Sulla rocca , visione magnifica narrata da leggende greche, si trovano giardini pensili, che pareggiano l'enorme altezza delle mura e piacevoli dall'ombra e dalla figura slanciata di molti alberi. I pilastri, che sorreggono tutto il peso, sono stati eretti in pietra; al di sopra dei pilastri, c'è un basamento liscio, in pietra, squadrato, che sorregge il manto erboso ,che coltivano alto, e il liquido, con cui irrigano il suolo. I supporti riescono a sorreggere alberi tanto grandi che i loro tronchi occupano, in grandezza, lo spazio di otto cubiti, si slanciano per un'altezza di cinquanta piedi e sono ricchi di frutti così come se fossero nutriti da un vero e proprio suolo. E sebbene la vecchiaia distrugga - erodendo poco a poco - non soltanto l'opera umana ma anche la stessa natura, questa struttura - che regge il peso delle radici di tanti alberi e di tale vegetazione - resiste inalterata : in effetti, pareti larghe venti piedi si alzano distanziandosi per un intervallo di undici piedi, tale che a chi osserva da lontano la vegetazione sembra sovrastare gli stessi monti. C'è la leggenda che tale opera fu edificata dal re di Siria durante il suo soggiorno in Babilonia, vinto dall'amore per la moglie, la quale, per il desiderio di boschi e selve in luoghi fiorenti, convinse il proprio marito a duplicare in questo modo artificiale la bellezza della natura.
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