Versione latino tradotta di Cicerone
Eademque natura vi rationis hominem conciliat homini et ad orationis...
Traduzione
Oltre a questo la natura, con la forza della ragione, concilia l'uomo all'uomo in un’unione di linguaggio e di vita; soprattutto genera in lui un particolare e meraviglioso amore per le proprie creature; muove la sua volontà a istituire e a godere associazioni e comunità umane, e sollecita le sue energie a procurarsi tutto quello che serve al mantenimento e al miglioramento della vita, non solo per sé, ma anche per la moglie, per i figli e per tutti gli altri a cui porta affetto e a cui deve protezione. Ed è appunto questa sollecitudine che rincuora lo spirito e lo fa più vigoroso e più predisposto all'azione. Ma soprattutto è propria soltanto dell'uomo l'attenta e faticosa ricerca del vero. Ecco perché, quando siamo liberi dalle occupazioni e dalle preoccupazioni inevitabili della vita, allora ci prende il desiderio di vedere, di udire, di conoscere, e siamo certi che il conoscere i segreti e le meraviglie della natura è la via necessaria per arrivare alla felicità. E da questo si comprende bene come nulla sia più adeguato alla natura umana di ciò che è intimamente vero e lealmente sincero. A questo desiderio di contemplare la verità, va congiunta un certo desiderio d'indipendenza spirituale, per cui un animo ben formato per natura non è disposto ad ubbidire ad alcuno, se non a chi lo educhi e lo ammaestri, oppure, nel suo interesse, con equa e legittima autorità gli dia degli ordini. Da questo sorge la grandezza d'animo, da questo il dispregio delle cose umane.