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Dalla teoria dei fluidi elettrici alla moderna teoria dell’elettricità

Appunto sulla teoria dei fluidi elettrici e sulla moderna teoria dell'elettricità. La scoperta di Du fray chimico francese che fu il primo ad affermare l'esistenza di un'elettricità positiva e negativa.

Secondo la leggenda fu un pastore greco che notò per primo che una bacchetta di ambra, strofinata sulla lana di una pecora, acquistava la proprietà di attirare piccoli frammenti di legno. E dalla parola electron, che in greco significa ambra deriva il termine elettricità.


Nel 1600 William Gilbert, studioso inglese accertò che l’ambra non era l’unica sostanza che quando veniva strofinata, attraeva corpi leggeri. Poco più di un secolo dopo il francese Du Fray stabilì che esistevano due diverse specie di elettricità:

1- Una si sviluppava strofinando le sostanze resinose, come l’ambra, che chiamò “elettricità resinosa

2- L’altra si otteneva strofinando il vetro e altre sostanze simili e che chiamò “elettricità vitrea

Corpi che possedevano elettricità della stessa specie si respingevano, mentre corpi con elettricità di specie diversa si attraevano.

Secondo la teoria di De Fuy, l’elettricità resinosa e quella vitrea erano due fluidi, cioè i corpi elettricamente neutri contenevano questi fluidi in quantità uguali, mentre in quelli elettrizzati vi era un eccesso dell’uno o dell’altro fluido.
Effettivamente basta sostituire al termine fluido quello di carica per formulare la moderna teoria dell’elettricità:

- Esistono due tipi di cariche elettriche (positive e negative), se contiene quantità uguali di cariche positive e negative, esso è elettricamente neutro, se ne contiene quantità diverse, è carico.

Le cariche elettriche positive corrispondono a quelle che De Fuy chiamava elettricità vitrea, le cariche negative all’elettricità resinosa. Cariche elettriche dello stesso segno si respingono, mentre quelle di segno opposto si attraggono.
Fra la teoria di De Fuy e la moderna teoria dell’elettricità vi è però una profonda differenza, infatti De Fuy pensava che i corpi possedessero un certo quantitativo di fluidi elettrici, oggi, invece, sappiamo che essi sono costituiti da cariche elettriche.

La materia è fatta di atomi, i quali a loro volta consistono di particelle più piccole, alcune di queste sono neutre (neutroni), mentre altre sono cariche, positivamente (protoni) o negativamente (elettroni).
Le cariche elettriche non sono un qualcosa che i corpi possono contenere o meno, tutta la materia infatti è fatta di cariche elettriche.


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