Dopo l’anno Mille in Europa è possibile registrare un miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni. Gli Ungari si erano stanziati nell’attuale Ungheria; i Saraceni erano stati allontanati dal Tirreno; i Normanni s’insediarono in Inghilterra ed in Sicilia e gli Arabi non avevano più tentano a varcare le soglie dei Pirenei dopo la sconfitta di Poitiers.
Negli anni successivi al Mille si ebbe un miglioramento caratterizzato da una crescita demografica e dalla rivoluzione agraria. Le città si popolavano sempre più di immigrati provenienti dai villaggi e dalle campagne vicine; l’aumento della popolazione cittadina comportò una maggiore richiesta di viver sui mercati e nelle campagne. L’organizzazione feudale era accentrata nel castello che poteva dare da vivere solo agli abitanti del feudo.
I contadini ebbero in concessione dai feudatari nuove terre con moderati canoni di fitto e senza legami di vassallaggio. Per coltivare le terre si impiegarono nuove tecniche.
Al posto degli antichi mulini si diffusero i mulini ad acqua ed a vento.
La terra venne sfruttata applicando le cosiddette rotazioni cioè alternando le colture che impoverivano il terreno con quelle che invece lo miglioravano.
L’aumento della produzione agricola fece migliorare i commerci e le strade si affollarono di mercanti. Un fervore del tutto nuovo si diffuse e le zone che prima erano deserte si popolarono dando vita a villaggi rurali, nei quali sorse la chiesa parrocchiale che divenne il centro della vita della piccola comunità locale contadina.
La nascita delle repubbliche marinare: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia
Attorno all’anno Mille la stabilità politica determinò sicurezza e pace sociale alle diverse popolazioni, le città marinare italiane intensificavano i commerci con i paesi in Oriente. Le navi guidate dai marinai facevano scalo nei porti orientali, acquistavano i prodotti tipici a buon prezzo e li sbarcavano nei porti italiani. Lungo il Mar Tirreno nacquero le città note come repubbliche marinare di
mentre nell’Adriatico
Amalfi: intorno all’anno Mille fu la prima città ad allacciare rapporti con l’Oriente e visse anni di grande splendore riuscendo a stabilire colonne commerciali o fondachi (edifici che i mercanti provenienti da altre città ricevevano in concessione come abitazioni o come magazzini).
Lo splendore di Amalfi però declinò ben presto a causa della sua rivalità con Pisa e Genova, ma soprattutto perché i Normanni nel 1137 riuscirono a conquistarla.
Venezia: sottomessa per lungo tempo all’impero dei Bizantini si resa ben presto autonoma. I Veneziani che erano a capo della loro città eleggevano un duca; tutto era nelle sue mani e per evitare il rischio di perdere libertà al duca fu affiancato il Consiglio di tipo aristocratico dei Saggi.Questo Consiglio era costituito da membri di famiglie nobili ed aveva il compito di controllare l’ operato del duca.
I Veneziani allacciarono rapporti con l’impero bizantino che concesse loro molti scali commerciali. A Costantinopoli i mercanti veneziani non pagavano tasse ed avevano a loro disposizione mercati e quartieri in cui vendevano le loro merci.
Grazie a questi traffici affluivano a Venezia grosse ricchezze e la sua flotta diventò una delle più forti di tutto il Mediterraneo fino al XVII secolo.
La repubblica veneziana andò via via decadendo a causa dell’avanzata dei Turchi nella penisola balcanica e nel Mediterraneo che a poco a poco gli sottrassero porti, isole e basi commerciali.
A Genova e Pisa lo sviluppo commerciale fu più lento rispetto a quello di Amalfi. Genova e Pisa inizialmente alleate scacciarono nel 1016 i Saraceni dalla Sardegna e li attaccarono nel 1063 a Palermo. Le due città vennero a rottura tra di loro intraprendendo una lunga battaglia conclusasi nel 1284. I genovesi rimasero incontrastati dominatori del Mar Tirreno; ma i loro interessi si scontrarono con quelli dei veneziani e sil tutto sfociò in una guerra aperta. Genova fu sconfitta e provocando la decadenza della repubblica marinara.