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Giovinezza e studi del poeta Archia - Versione latino Matrix Lezioni di lingua latina 2



Giovinezza e studi del poeta Archia
Versione latino tradotta dal libro Matrix lezioni di lingua latina 2
Pagina 114 Numero B



Ut primum ex pueris excessit Archias, atque ab eis artibus quibus aetas puerilis ad humanitatem informari solet se ad scribendi studium contulit, primum Antiochiae nam ibi natus est loco nobili--celebri quondam urbe et copiosa, atque eruditissimis hominibus liberalissimisque studiis adfluenti, celeriter antecellere omnibus ingeni gloria contigit. Post in ceteris Asiae partibus cunctaeque Graeciae sic eius adventus celebrabantur, ut famam ingeni exspectatio hominis, exspectationem ipsius adventus admiratioque superaret. Erat Italia tunc plena Graecarum artium ac disciplinarum, studiaque haec et in Latio vehementius tum colebantur quam nunc eisdem in oppidis, et hic Romae propter tranquillitatem rei publicae non neglegebantur. Itaque hunc et Tarentini et Regini et Neopolitani civitate ceterisque praemiis donarunt; et omnes, qui aliquid de ingeniis poterant iudicare, cognitione atque hospitio dignum existimarunt. Hac tanta celebritate famae cum esset iam absentibus notus, Romam venit.



Traduzione


Mario non appena Archia uscì dalla fanciullezza e lasciata quella prima fase educativa che di solito avvia i ragazzi alla cultura, si dedicò all'arte della scrittura ed ebbe il merito di superare tutti per la fama del suo talento, prima ad Antiochia ,dove nacque da nobile famiglia, città un tempo popolosa, ricca, meta di uomini dottissimi e fiorente di studi liberali. Poi in tutte le altre parti dell'Asia e in tutta la Grecia il suo arrivo era motivo di tale affluenza di persone che l'attesa del personaggio era superiore alla fama del suo talento e l'ammirazione per lui all'attesa del suo arrivo.Allora l'Italia era fiorente di cultura e civiltà greca e questi studi in quel tempo erano coltivati con più passione che adesso nelle medesime città e anche qui a Roma non erano trascurati grazie ad un clima di stabilità politica. Pertanto i Tarantini, i Reggini, i Napoletani gli fecero dono della cittadinanza e di altre onorificenze e chiunque fosse in grado di valutare il talento di qualcuno, lo stimò degno di conoscenza e di ospitalità. Noto per tanta fama anche a chi non lo conosceva, venne a Roma.

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