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Insegnamenti di Pitagora alle donne – Versione latino Maiorum Lingua Vol C



Insegnamenti di Pitagora alle donne
Versione di latino tradotta dal Libro Maiorum Lingua Vol C Pagina 81 Numero 199


Pythagoras, Sami natus, Aegyptum primum, mox Babyloniam ad perdiscendos siderum motus originemque mundi spectandam profectus, summam scientiam ..


Traduzione

Pitagora, nativo di Samo, recatosi prima in Egitto, quindi in Babilonia per approfondire la ricerca sui moti stellari e sull’origine dell’universo aveva raggiunto un sommo grado di conoscenza. Tornato di lì, s’era recato a Creta e a Sparta per studiare le Costituzioni, famose a quel tempo, di Minosse e Licurgo. Impregnatosi di tutte queste dottrine, giunse a Crotone e, facendo valere la propria autorevolezza, richiamò il popolo caduto in lussuria all’esercizio della moderazione. Ora insegnava alle donne la morigeratezza e l’obbedienza nei confronti dei propri mariti, ora insegnava a questi ultimi la disciplina e l’amore per la cultura. Così facendo, cercava di infondere in tutti la temperanza, per così dire, la madre delle virtù; e, a furia di parlarne, era riuscito ad ottenere che le donne posassero le vesti trapuntate d’oro e gli altri orpelli della propria bellezza , per così dire i fregi della lussuria, portassero tutti questi nel tempio di Giunone e li consacrassero alla stessa dea, manifestando che la vera dote delle donne è la pudicizia, non già l’abbigliamento.
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