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L'interesse pubblico deve prevalere su quello privato – Versione latino Maiorum Lingua Vol C



L’interesse pubblico deve prevalere su quello privato
Versione di latino tradotta dal Libro Maiorum Lingua Vol C Pagina 292  Numero 322


Cum in hac difficultate rerum consilium haereret, tum Laevinus consul: sicut honore praestant magistratus senatui, senatus populo, ita ad subeunda omnia, quae dura atque aspera sunt, senatores duces debent esse. si ius quod iniungere inferiori velis, id prius in te ac tuos ipse statueris, facilius omnes obedientes habeas; nec impensa gravis est, cum ex ea plus quam pro virili parte sibi quemque principum cepere omnes vident. Itaque si classes habere atque ornare volumus populum Romanum, privatos sine recusatione remiges dare, nobismet ipsis primum imperemus. aurum argentum aes signatum omne senatores crastino die in publicum conferamus, ut voluntaria conlatio et certamen adiuvandae rei publicae excitet ad aemulandum animos primum equestris ordinis, dein reliquae plebis. Hanc unam viam multa inter nos conlocuti consules invenimus; ingredimini dis bene iuvantibus. Res publica incolumis et privatas res facile salvas praestat: publica prodendo tua nequiquam serves.


Traduzione



Poiché in così grande imbarazzo non si sapeva a che partito appigliarsi, allora il console Levino disse: come nell'onore i magistrati prevalgono il senato, ed il senato ( sopravanza ) il popolo, così i senatori devono essere i primi per affrontare ogni più grave ed aspro esso. Se vuoi imporre qualche dovere agli inferiori, li troveresti più facilmente obbedienti, se prima questo tu stesso avresti deciso per te e per i tuoi. Né è grave la spesa, quando vedono i principali cittadini prendersene una parte più grande di quella che spetta a loro. Così, se vogliamo che il popolo romano abbia flotte e che le allestisca, che i privati non rifiutino di dare l’equipaggio, imponiamo prima a noi stessi. Domani noi senatori portiamo al tesoro tutto l'oro, l'argento, le monete di rame affinché la raccolta volontaria, e la gara di aiutare la repubblica spinga prima ad imitare gli animi dell'ordine dei cavalieri, poi del resto della plebe. I consoli avendo dibattuto molte cose fra noi, troviamo quest’unica via. Prendetela dunque col buon favore degli dei. La salvezza statale, salva facilmente anche le cose private: abbandonando le cose pubbliche, non salvi neppure le tue.
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