L'oracolo di Delfi - Versione latino Littera Litterae Vol 1B
L'oracolo di Delfi
Versione di Latino dal Libro Littera Litterae 1B Pagina 53 Numero 4
Templum apollinis Delphici positum est in altissimo monte Parnaso,ubi rupes impendebant;ibi civitatem frequentia hominum fecit,qui admiratione maiestatis undique concurrebant et in eo saxo consedebant.Media saxi rupes in formam theatri recessit et in anfractu rupis,media ferme montis altitudine,planities exigua est cum foramine terrae profundo,quod in oracula patet.E foramine spiritus frigidior expellitur,velut ventus,qui mentes vatum in vecordiam vertit et cogit dare consulentibus responsa per Apollinem.Plurima igitur ibi et opulenta regum populorumque visuntur munera,quae magnificentia sua manifestant hominum gratam voluntatem erga deum ob oraculorum responsa.
Traduzione
Traduzione
Il tempio di Apollo a Delfi fu eretto sull’altissimo monte Parnaso, dove sovrastavano le rupi; là diede origine alla città la grande affluenza di pellegrini, che affluivano da diverse zone per ammirare la magnificenza e si sedevano su quelle rocce. Al centro della roccia la rupe si incavò a forma di teatro e nell’incurvatura della rupe, quasi nel mezzo dell’altezza del monte, la pianura è esigua con una grande spelonca nella terra, la quale si apre verso l’oracolo. Dalla grotta un soffio d’aria alquanto freddo viene spinto fuori come un vento, il quale spinge le menti dei preti alla pazzia e li costringe a dare a coloro che interpellano responsi per mezzo di Apollo. Dunque lì si vedono una gran quantità e ingenti doni di re e di popoli, che mostrano con la loro magnificenza la riconoscenza e la determinazione degli uomini di fronte al dio per le profezie degli oracoli.
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