La fine di Tarquinio il Superbo - Versione latino Littera Litterae Vol 1A
La fine di Tarquinio il Superbo - Versione di latino tradotta dal
Libro Littera Litterae Vol 1A Pagina 156 Numero 1
Septimus atque ultimus Romanorum regum fuit Lucius Tarquinius Superbus, qui Volscos vicit, Gabios civitatem et Suessam Pometiam subegit. Postquam cum Tuscis pacem facerat, templum Iovi in Capitolio aedificavit. Postea, Ardeam oppugnans, in octavo decimo miliario ab urbe Roma positam civitatem, imperium perdidit. Nam filius eius Tarquinius iunior vim attulit nobilissimae feminae Lucretiae, Collatini uxori. Postquam Lucretiaob ignominiam in omnium conspectum se occidit, Brutus, propinquus Tarquinii, populum Romanum concitavit et Tarquinio ademit imperium. Mox esercitus quoque, dum civitatem Ardeam cum rege oppugnat Tarquinium Superbum reliquit et veniens rex at urbem, portis clausis, exclusus est, et cum uxore et liberis suis fugit, postquam imperaverat annos quattruor et vigenti.
Traduzione
Il settimo e ultimo re dei Romani fu Lucio Tarquinio il Superbo, che vinse i Volsci, assoggettò la città di Gali e Suessa Pomezia. Dopo aver fatto la pace con gli Etruschi, eresse sul Campudoglio il tempio di Giove. Dopo, assediando Ardea, città situata sulla diciottesima pietra miliare da Roma, perse il suo regno. Infatti il suo figlio più giovane, Tarquinio, aveva fatto violenza alla nobilissima donna Lucrezia, moglie di Collatino. In seguito Lucrezia, a causa del disonore, si era uccisa di fronte a tutti; Bruto, parente di Tarquinio, aveva esortato il popolo di Roma e aveva tolto il potere a Tarquinio. In poco tempo anche l'esercito, mentre combatteva contro il re nella città di Ardea, Tarquinio il Superbo fuggì, e andando via il Re dalla città, chiuse le porte, fu tagliato fuori, e fuggì con la moglie e con i suoi figli, dopo aver regnato per ventiquattro anni.
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