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Eroica morte in battaglia di Epaminonda - Il Tantucci Plus Laboratorio 1 Pagina 340 Numero 40


Versione latino tradotta di Cornelio Nepote

 


Traduzione


Mentre Epaminonda comandante dei Tebani, distribuito l’esercito vicino Mantinea, inseguiva i nemici caparbiamente, fu identificato dagli Spartani. Perché quelli volevano ucciderlo, per la liberazione della loro patria, tutti insieme si scagliarono all’assalto solo di lui, e non si spostarono prima che, dopo una grande carneficina, e dopo che numerosi erano stati uccisi, videro Epaminonda, che combatteva valorosamente, cadere distante trafitto da un giavellotto. I Beoti furono parecchio frenati da questa vicenda, e tuttavia non si ritirarono dalla battaglia prima che ebbero sconfitto coloro che facevano resistenza. Ma Epaminonda, quando si accorse di essere stato ferito da una colpo mortale, sul punto di spirare, non volle accelerare la morte, ma trattenne l’arma nel corpo, fino a quando la vincita dei Beoti venne raccontata. Dopo che ebbe ascoltato ciò, dichiarò: ho vissuto sufficientemente infatti muoio imbattuto. In quel momento estirpata l’arma, all’istante morì.

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