Versione latino tradotta
Traduzione
Verso la città di Troia Agamennone e Menelao fecero salpare le navi, infatti avevano deciso di riconquistare Elena, che era stata sottratta da Alessandro Paride. Ma le loro navi erano fermate in Aulide dai venti contrari, poiché la rotta della flotta era ostacolata per una colpa di Agamennone: aveva ucciso con sacrilegio, una divina cerva a Diana. In quel momento Ifigenia figlia di Agamennone, fatta giungere nell’accampamento e portata agli altari aspettava il proprio destino, infatti, con il sangue della fanciulla il re augura di calmare la rabbia della dea. Così aveva primeggiato la ragione di stato sull’affetto, ed il re aveva primeggiato sul padre, e Ifigenia era immobile vicino all’altare, dinanzi agli occhi di coloro che compiangevano il suo prematuro decesso. Ma le mani dei sacerdoti che gemevano, che ormai sacrificavano la giovane, vennero fermate dalla dea. Diana, infatti spinta dalla compassione, buttò davanti agli occhi di tutti una nube, e confuse la fanciulla con una cerva. La dea viene calmata dall’ offerta di questa, e nello stesso tempo la rabbia del mare si placa, e le mille navi dei Greci con i favorevoli venti salpano dai porti. Ifigenia dopo essere stata condotta nella regione Taurica, fu battezzata sacerdotessa di Diana.