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L’origine del nome di Valerio Corvino - Il Tantucci Plus Laboratorio 1 Pagina 253 Numero 33


Versione latino tradotta di Gellio

 


Traduzione  


Nel territorio Pontino immense truppe di Galli si erano disposti e i consoli dei romani si erano organizzati per la battaglia. Intanto un comandante dei Galli procedeva fiero per l’alta statura e per le armi d’oro, e spingeva i soldati romani al duello. Allora il tribuno Valerio mentre tutti gli altri dubitavano per lo spavento ed il disagio procedette coraggiosamente. I soldati si riunirono e si arrestarono intorno. Ed in quel luogo si rivelò la potenza divina: un inatteso corvo, all'improvviso volò e si fermò sull’elmo del tribuno, ed in quel luogo iniziò a scagliarsi addosso alla faccia e gli occhi del rivale; balzava su infastidiva e con le unghie lacerava le mani e con le ali ostacolava la vista, mentre tutti i soldati osservavano. Dopo aver tormentato a sufficienza il corvo rivolava sull’elmo del tribuno. Così il tribuno sia per il proprio valore, sia per il comportamento dell’uccello, abbatté ed assassinò il crudele comandante dei nemici, e per tale ragione ebbe l’epiteto Corvino. Augusto stabilì di costruire una statua a Corvino nel proprio foro. Sulla testa della statua compare la figura di un corvo ricordo della lotta.

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