L’inganno fallito della volpe - Il Tantucci Plus Laboratorio 1 Pagina 200 Numero 31

Versione latino tradotta

Una volta un gallo dormiva nelle ore notturne sotto il tetto della stalla insieme alle galline, alle oche timorose, e agli altri animali del cortile. Dinanzi alla stalla siccome era straziata dalla fame e già assaporava la carne dei pulcini, strisciava una volpe animale dall’astuzia disonesta ed incominciava un discorso: giungo come annunciatrice per voi e per tutti gli animali del cortile: su volere di Giove le inimicizie tra gli animali finiranno per sempre. Non infurieranno più le liti tremende dei cani e delle lepri, le avversioni delle pecore e dei lupi, le competizioni tra i topi e i gatti. Le pecore riposeranno serene tra i lupi, l’amicizia verrà stabilita tra i buoi e le pantere, e mai più i capi di bestiame temeranno i serpenti mortali. Pertanto anche noi firmeremo un patto di amicizia: perciò spalancate le porte della vostra stalla ed accogliete il mio impegno. Ma il gallo siccome percepiva l’inganno della volpe replicava brevemente così: o amica anche il cane sarà prova della nostra amicizia. A quel punto la volpe afferma: probabilmente la pace degli animali non è attualmente nota ai cani. Poi nel silenzio delle tenebre, rientra a bocca arida verso i boschi.