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Scrittori e poeti di Roma II  - Il Tantucci Plus Laboratorio 1 Pagina  160 Numero 4


Versione latino tradotta

 


Traduzione


Dopo pochi anni arriverà in Italia P. Terenzio dalle coste dell’Africa, e scriverà a Roma poche commedie, ma raffinate; inscenai fratelli, l’istruzione di uno di due figli viene assegnata al padre Dema, dell’altro allo zio paterno Micione: il primo è esperto, ma è eccessivamente severo, il secondo amorevole e cortese. Sia l’uno che l’altro fanciullo però, è dissoluto e vuole con gran passione la propria fanciulla. Terenzio inscena anche la suocera, ma contro il parere divulgato ed l’opinione dei romani, delinea una donna onesta ed amorevole nei confronti della nuora. In seguito avrà grande stima il poeta Q. Ennio, perché ricorderà la gloria della completa storia dei Romani, e M. Porcio Catone, perché assegnerà ad un unico e magnifico libro le basi e le origini della coltura dei campi, e per primo a Roma, redigerà e trasmetterà ai discendenti i suoi discorsi. Attualmente però non vi sono libri completi di nemmeno uno dei due, ma di Ennio leggiamo solo pochi frammenti in M. Tullio e di A. Gellio, invece di Porcio possediamo l’intero libro sulla coltura dei campi, ma quasi nessun ragionamento.

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