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Il vello d’oro - Il Tantucci Plus Laboratorio 1 Pagina 151 Numero 14


Versione latino tradotta di Igino

 


Traduzione


Frisso ed Elle erano tormentati dal rancore della matrigna: pertanto la madre Nefele, dava aiuto ai suoi figli: scorgevano un ariete dorato, e fuggivano nella Colchide sul dorso dell’ariete, presso il tiranno Eeta figlio del Sole. Venivano portati dall’ariete attraverso il mare, ma Elle precipitava nel mare che, dalla fanciulla viene denominato Ellesponto. Frisso arrivava in Colchide, e nel tempio di Marte, consacrava il vello d’oro dell’ariete. A quel punto  a Delfi, dalla Pizia viene consegnata una profezia di Apollo: Eeta avrà il regno a lungo come il vello d’oro resterà nel tempio. Però nella Colchide arrivava Giasone abile eroe, con dei compagni Greci, e chiedeva il vello ad Eeta. Ma Eeta rifiutava a Giasone il vello, e lo difendeva con creature magiche ed altre difese. Medea tuttavia, una maga figlia di Eeta, veniva pervasa dall’affetto del valoroso greco che con i suoi filtri, distruggeva le eccezionali difese del vello. Così Giasone derubava il vello, scappava insieme a Medea, e rientrava in patria.

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