Versione latino tradotta
Traduzione
Fra gli abitanti di Atene e del Peloponneso sussistevano vecchi motivi di contrasto. Per una dura carestia di raccolto i Peloponnesiaci arrivavano in Attica, dai terreni e dai campi allontanavano gli abitanti, e collocavano l’accampamento vicino alla città. Ma la lotta veniva combattuta a lungo con esito incerto, con forti duelli: perciò i Peloponnesiaci mandavano alcuni ambasciatori a Delfi e interpellavano gli oracoli. La Pizia replicava così i Peloponnesiaci non stermineranno il dominatore di Atene! In questo modo avranno il trionfo. Grazie agli ambasciatori il presagio veniva comunicato all’accampamento dei Peloponnesiaci. Pertanto i Peloponnesiaci assegnavano ai loro soldati indicazioni precise: comincerete la battaglia, lotterete accanitamente, ma difenderete la vita del dominatore di Atene! Così il trionfo sarà nostro. Però il tiranno di Atene Codro, seppe attraverso dei traditori, il presagio del dio e le disposizioni dei nemici. Così si modificava il vestito regale, si poneva sul collo dei fasci di legno ed entrava da poveraccio nell’accampamento dei Peloponnesiaci. Lì di proposito, colpiva con la spada uno dei Peloponnesiaci: il Peloponnesiaco allora, per la rabbia assassinava Codro con la spada. I compagni d’accampamento però, identificavano Codro, rammentavano il ricordo della profezia, e senza combattere se ne andavano dall’Attica. Così il coraggio di un solo uomo, che donava la sua vita per la patria, svincolava dalla guerra Atene.