Versione latino tradotta
Traduzione
Quelli che non esercitano la clemenza scontano grandi castighi della superbia. Una cicala, eccessivamente amica delle Muse, con la sua filastrocca, procurava un increscioso disturbo ad una civetta: cantava infatti costantemente, mentre il piccolo uccello voleva dormire. Dunque, la civetta rendeva silenziosa la cicala lagnosa per mezzo di un ingegnoso imbroglio; diceva infatti alla cicala: canti straordinariamente! La tua voce soave sembra la lira delle Muse, è considerata chiara e melodiosa. Se non ti dà fastidio, ti invito nella mia piccola casa: beviamo tra noi, e siamo considerate amiche da tutte le altre bestioline del bosco. La civetta veniva creduta un’amica dalla stupida cicala, ma il piccolo uccello, nella sua dimora, sopprimeva velocemente la fastidiosa vicina. Così la cicala sta in silenzio e, da defunta, accordava alla civetta quello che in vita le rifiutava.