Il ritiro dell'intellettuale nella serenità della campagna - Versione latino Il Nuovo Expedite II

Il ritiro dell'intellettuale nella serenità della campagna
Vesione di latino tradotta dal Libro Il Nuovo Expedite II Pagina 249 Numero 1

Si quem interroges Hodie quid egisti?,respondeat: Officio togae virilis interfui, ponsalia aut nuptias frequentavi,ille me ad signandum testamentum,ille in advocationem,ille in consilium rogavit.Haec quo die feceris,necessaria,eadem,si cotidie fecisse te reputes,inania videntur, multo magis cum secesseris. Tunc enim subit recordatio: Quot dies quam frigidis rebus absumpsi! Quod evenit mihi,postquam in Laurentino meo aut lego aliquid aut scribo aut etiam corpori vaco,cuius fulturis animus sustinetur.Nihil audio quod audisse, nihil dico quod dixisse paeniteat;nemo apud me quemquam sinistris sermonibus carpit,neminem ipse reprehendo,nisi tamen me cum parum commode scribo; nulla spe nullo timore sollicitor,nullis rumoribus inquietor: mecum tantum et cum libellis loquor.O rectam sinceramque vitam! O dulce otium honestumque ac paene omni negotio pulchrius! O mare,o litus,verum secretumque 'mûseion',quam multa invenitis,quam multa dictatis!Proinde tu quoque strepitum istum inanemque discursum et multum ineptos labores,ut primum fuerit occasio,relinque teque studiis vel otio trade.

Traduzione

Se tu chiedessi a qualcuno: Cosa hai fatto oggi?,risponderebbe: Ho partecipato ad una investitura di toga virile;ho assistito a dei fidanzamenti o a delle nozze; uno mi ha pregato di firmare un testamento,uno di assisterlo in tribunale,uno presiedere a un consiglio".Queste cose nel giorno in cui le hai fatte sembrano necessarie;ma le stesse,se pensi che le hai fatte ogni giorno,appaiono inutili,e soprattutto una volta che ti sei ritirato a vita privata.Infatti, è in simili circostanze che s'insinua una riflessione: "Quanti giorni ho perduto in cose vane!". Questa cosa mi succede da quando,nella mia villa di Laurento,leggo o scrivo qualcosa o anche rivolgo le mie cure al corpo dalle cui forze è sostenuto l'animo. Non ascolto nulla che mi penta di aver ascoltato,nulla dico che mi penta di aver detto; nessuno,presso di me,critica qualcuno con cattivi discorsi,e io stesso non critico nessuno, se non me stesso,quando scrivo non tanto bene;non sono tormentato da alcuna speranza o da alcun timore,non sono disturbato da alcuno fastidio;discuto soltanto con me stesso e con i libri.O vita sana e genuina,o dolce ozio,onesto e quasi più bello di qualsiasi attività.