Il re Travicello - Versione latino Il Nuovo Expedite I
Il re Travicello Versione di latino tradotta
dal Libro Il Nuovo Expedite I Pagina 383 Numero 110
Immoderata libertas et mores corrupti tyrannidem parant.Postquam Pisistratus tyrannus
Traduzione
La libertà sregolata ed i costumi corrotti portano alla tirannide.Dopo che il tiranno Pisistrato,aveva occupato l'acropoli,agli Ateniesi,non abituati al dominio,che piangevano la dolorosa schiavitù,Esopo raccontò questa favola.Un tempo le rane,abituate a girare liberamente nelle paludi,con gran chiasso chiesero a Giove un re che con la forza limitasse la maniera sregolata di vivere.Il padre degli dei rise e diede loro un piccolo travicello che,cadendo dal cielo nello stagno con un grande tonfo,spaventò la specie delle rane.Mentre si nascondevano nel pantano,senza fare rumore, tirò fuori la testa,osservò il legno con attenzione e chiamò fuori tutte le altre.La moltitudine insolente,messa da parte la paura,saltò sopra il pezzo di legno,coprì I' inutile travicello con ogni tipo di offesa.Poi inviarono alcune di loro da Giove per avere un altro re.Allora Giove mandò loro un orribile serpente che con i suoi denti affilatii cominciò ad afferrarle una ad una.Le povere rane, per evitare la morte,scappavano inutilmente per lo stagno:la paura toglie alle rane la voce.Perciò, di nascosto,diedero a Mercurio l'incarico di pregare Giove che le soccorresse,ma il re degli dei rimproverò con dure parole la stupidità delle rane: «Poiché non avete voluto accettato un re buono, ora sopportate questo cattivo».«Anche voi, cittadini», disse Esopo, «sopportate questo male, perché non ne venga uno più grande».
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