Empietà di Dioniso - Versione latino Cotidie Legere III Ed.
Empietà di Dioniso Versione di latino tradotta dal Libro Cotidie Legere III Edizione Pagina 242 Numero 5
Cum olim Dionysius in fanum Iovis Olympii venisset detraxit ei eureum amiculum
Traduzione
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Una volta essendo arrivato Dioniso nel tempio di Giove Olimpio gli tolse il mantello d'oro e disse: "Giove rivestito d'oro d'inverno soffre il freddo,d'estate ha caldo per ciò accetta il mantello di lana poichè è adatto ad ogni stagione".Allo stesso modo ordinò ad Epiadauro di togliere la barba d'oro a Esculapio "non convenie" diceva "che il figlio avesse la barba dato che suo padre fu senza barba in tutti i templi con Apollo".Allo stesso modo prese dai tempi tavole d'autore d'argento e d'oro e poichè in esse era stato scritto secondo l'uso dei greci che queste erano degli dei buoni,diceva di voler approfittare della loro bontà.Allo stesso modo prese le statue delle vittorie dorate,le patere e le corone,le quali erano sostenute dalle immagini e diceva che si sarebbe accontentato di queste e non le avrebbe sottratte,affermando di essere assolutamente stolto e chiediamo a questi il bene, diceva di non voler prendere da questi che offrivano.Lo stesso saccheggiato il tempio di proserpina a Locri che essendo stata trasportato dalle flotte attraverso il mare con un vento favorevole disse ridendo agli amici: "non vedete che la buona navigazione è concessa dagli stessi dei immortali ai sacrileghi?".