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Giudizio su Epaminonda - Versione latino Cotidie Legere Ed. III



Giudizo su Epaminonda Versione di latino tradotta
dal Libro Cotidie Legere III Edizione
Pagina 273 Numero 5


Fuit incertum, Epaminondas vir melior an dux esset. Nam et imperium non sibi

Traduzione
Fu incerto,se Epaminonda fosse miglior uomo o generale.Infatti sia cercò sempre il potere non per se stesso,ma per il bene della patria,sia fu parco di denaro al punto che gli mancò anche il denaro per il funerale.Anche della gloria non era più avido che del denaro e certamente tutti i poteri gli furono conferiti benché li rifiutasse,e tenne gli onori in modo che sembrava che non ricevesse un ornamento,ma che lo desse alla dignità stessa.Già lo studio delle lettere,già una così grande dottrina filosofica che sembrava ammirevole da dove una tanto illustre scienza militare per un uomo nato fra le lettere.Ne il modo della morte si scostò da questo stile di vita.Infatti appena ricondotto mezzo morto nell’accampamento raccolse la voce e lo spirito,questo solo chiese a coloro che lo circondavano,se il nemico gli avesse portato via lo scudo mentre cadeva. Come sentì che esso si era salvato e gli era stato portato,lo baciò come un compagno di fatiche e di gloria,di nuovo chiese chi avesse vinto.Quando sentì che i tebani disse che la cosa andava bene e così morì come congratulandosi con la patria.

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