Le donne sabine pongono fine alla guerra tra Romani e Sabini - Corso di lingua latina per il Biennio

Le donne sabine pongono fine alla guerra tra Romani e Sabini
Versione di latino tradotta di Livio dal Libro
Corso di lingua latina per il Biennio 2° Unita 14-25 Pagina 63 Numero 40

Sabinae mulieres, quarum ex iniuria bellum ortum erat, crinibus passis scissaque veste, victo muliebri pavore, ausae sunt se inter tela volantia inferre, dirimere infestas acies, dirimere iras, hinc patres Sabinos, hinc viros Romanos orantes, ne se sanguine nefando soceri generique respergerent, ne parricidio macularent partus suos, nepotum illi, hi liberum progeniem. 'Si adfinitatis inter vos, si conubii piget, in nos vertite iras; nos causa belli, nos vulnerum ac caedium viris ac parentibus sumus; melius est mori quam viduae aut orbae sine alteris vestrum vivere'. Movet res cum multitudinem tum duces; silentium et repentina fit quies; inde ad foedus faciendum duces prodeunt. Nec pacem modo sed civitatem unam ex duabus faciunt. Regnum consociant: imperium omne conferunt Romam. Ita geminata urbe, ut Sabinis tamen aliquid daretur, Quirites a Curibus appellati sunt.


Traduzione


Le donne Sabine, a causa delle quali aveva avuto origine la guerra, sciolti i capelli e stracciate le vesti, vinto il tipico timore femminile, osarono gettarsi tra i dardiche volavano, pacificare gli schieramenti ostili, terminare le ire, pregando da un lato i padri sabini, dall'altro gli uomini romani, di non macchiarsi del sangue sacrilego del suocero e del genero, e inoltre di non macchiare i propri figli di parricidio, e la stirpe dei nipoti i primi, dei figli i secondi. “Se vi vergognate della parentela tra di voi, del matrimonio, volgete le ire contro di noi: noi siamo la causa della guerra, noi delle ferite e delle morti per  mariti e genitori; è meglio morire piuttosto che vivere vedove o prive degli uni o degli altri tra di voi”! Questo gesto commuove sia la moltitudine dei soldati, sia i comandanti: improvvisamente  cala una quiete silenziosa. Da ciò si fecero avanti i comandanti, per stipulare i patti. E non sligano una pace soltanto, ma, da due, danno origine ad un'unica città. Uniscono i regni, trasferiscono il comando interamente a Roma. Così riunita la cttà, affinchè fosse assegnato, nonostante tutto, qualcosa ai Sabini, vennero nominati Quiriti da Curi.