Achille tra le fanciulle a Sciro
Versione di latino tradotta di Igino dal Libro
Corso di lingua latina per il Biennio 2° Unità 1-13 Pagina 298 Numero 34
Thetis Nereis, cum sciret Achillem filium suum quem ex Peleo habebat, si ad Troiam pervenisset, occisum iri, commendavit eum in insulam Scyron ad Lycomedem regem, qui Achillem inter virgines filias, habitu feminio, servavit. Achivi autem, cum rescissent ibi eum occultari, ad regem Lycomedem oratores miserunt qui rogarent ut eum adiutorium Danais mitteret. Rex, cum negaret Achillem apud se esse, potestatem eis fecit ut in regia quaererent. Qui cum non intellegerent quis esset earum puellarum, Ulixes in regio vestibulo munera feminea posuit, in quibus clipeum at hastam, et subito tubicinem iussit canere armorumque crepitum et clamorem excitari iussit. Achilles, hostem putans in regia esse, vestem muliebrem dilaniavit atque clipeum et hastam arripuit. Ex hoc cognitus est suasque operas Argivis promisit et milites Myrmidones.
Traduzione
La Nereide Tetide, poichè aveva saputo che Achille, il figlio che aveva avuto da Peleo, sarebbe morto se fosse andato all’assedio di Troia, lo affidò a Licomede, re dell’isola di Sciro, che lo allevò insieme alle sue figlie vestito da donna e sotto falso nome; le fanciulle infatti lo chiamavano Pirra perche aveva capelli fulvi.. Quando però gli Achei seppero che Achille si nascondeva a Sciro, inviarono dei messi per pregare re Licomede di mandarlo in aiuto ai Danai. Il re negò che Achille si trovasse presso di lui e anzi li invitò a cercarlo nella reggia; ma poiché non si riusciva a capire chi fosse Achille, Ulisse dispose nell’atrio degli oggetti da donna, tra i quali mise uno scudo e una lancia; poi, a un suo segnale, echeggiò improvvisamente uno squillo di tromba e si udirono clamore d’armi e gridi di battaglia. Achille, pensando a un attacco nemico, subito si tolse le vesti femminili e afferrò lancia e scudo.Così si fece riconoscere e promise agli Achei il proprio aiuto e i soldati Mirmidoni.