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I due amici Arcadi - Corso di lingua latina per il Biennio


I due amici Arcadi
Versione di latino tradotta di Valerio Massimo dal Libro
Corso di lingua latina 1° Unità 1-13 Pagina 358 Numero 5



Duo familiares Arcades iter una facientes Megaram venerunt, ubi alter ad hospitem iit, alter in tabernam devertit. Is, qui in hospitio erant, vidit in somnio comitem suum orantem ut sibi, cauponis insidiis circumvento, subveniret. Si enim celeriter adcucurrisset, amicum imminenti periculo subtraxisset. Statim, vit dormiens excitatus prosiluit, tabernamque, ubi comes erat petivit. Sed pestifero fato eius humanissimum propositum supervacuum fuit et, cum amicum non invenisset, lectum ac somnum repetivit. Tunc iterum in somnio apparens mineglexisset, saltem ultionem amico interfecto non negaret. Corpus enim infelicis a caupone trucidatum, tum plaustro vehebantur ad urbis portam, stercore coopertum. Tam constantibus familiaris precibus compulsus, vir protinus ad portam cucurrit et plaustrum in somnio demonstratum comprehendit cauponemque ad capitale supplicium perduxit.


Traduzione


Due amici arcadi che viaggiavano insieme arrivarno a Megara, uno andò in una locanda, l’altro deviò per la taverna. Quello, che era nella locanda,vide in sonno il suo amico che lo invocava affinchè andasse in soccorso a lui, in quanto era circuito dalle insidie dell’oste. Infatti se si fosse recato velocemente, avrebbe sottratto l’amico dall’incombente pericolo. Immediatamente, l’uomo che dormiva si alzò eccitato e andò alla locanda, dov’era l’amico. Ma per l’avverso destino il suo umanissimo proposito fu inutile e, poiché non aveva trovato l’amico, ritornò a letto e al sonno. Allora apparse in sonno una seconda volta il misero amico, ferito lo supplicò che, poiché aveva trascurato di portare aiuto alla sua vita, almeno non negasse la vendetta all’amico ucciso. Infatti il corpo trucidato dall’oste dell’infelice, allora veniva condotto su un carro alle porte della città, coperto di sterco. Spinto da tante costanti preghiere dell’amico, l’uomo accorse subito alla porta e riconobbe il carro mostrato in sonno e condusse l’oste alla pena capitale.

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